mercoledì 28 novembre 2012

Comunicato Stampa: VIE LEGALI per RISPETTO REFERENDUM

A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia, gli esiti referendari sono rimasti inattuati:
- l’Acquedotto pugliese è ancora una Società per Azione
- i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe.
Inoltre, scelte di politica aziendale fortemente centrate sulla riduzione dei costi operativi, dismissione del patrimonio e indebitamento paventano una possibile privatizzazione totale.
Per questo il Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" adisce le vie legali contro AQP SpA per la restituzione di quanto indebitamente percepito a causa del mancato rispetto degli esiti referendari e lancia l'allarme PRIVATIZZAZIONE TOTALE con il triplice evento "E MO BASTA", che si terrà sabato 1 dicembre 2012 davanti all'Acquedotto Pugliese in Via Cognetti, 36 a Bari, a partire dalle ore 10.00
PROGRAMMA:

ore 10.00 – inizio presidio
ore 10.30 – ASTA PUBBLICA. Battitore d’eccezione NICOLA PIGNATARO & C
ore 11.00 – Conferenza STAMPA che avrà ad oggetto:
-          Presentazione delle azioni legali avviate contro AQP SpA per l’eliminazione del profitto dalla tariffa.
-          Informazioni per l’assistenza legale gratuita per tutti i cittadini che volessero fare ricorso per l’eliminazione del profitto dalle proprie tariffe.
-          Dati e informazioni sulla violazione del diritto all’acqua in Puglia e sulpericolo di privatizzazione totale che si paventa.

Sarà consegnato alla stampa materiale informativo e documentale.

Ore 11.30 – VOLANTINAGGIO A TAPPETO nel centro di BARI, per invitare i cittadini a fare ricorso contro AQP SpA per il rispetto dell’esito referendario e l’eliminazione del profitto dalle tariffe.
Per scaricare i volantini CLICCA QUI

lunedì 26 novembre 2012

Chi offre di meno??.. all'asta l'AQP!

Ad oltre un anno dal referendum
I cittadini continuano a pagare il profitto sulle tariffe e
l’Acquedotto Pugliese è ancora una Società per Azioni
..ma non basta!

Si sta preparando il terreno alla PRIVATIZZAZIONE TOTALE
E MO ‘BASTA!

Fai ricorso contro AQP SpA
 e partecipa alla nostra ASTA PUBBLICA

sabato 1 dicembre, ore 10.00
davanti all’Acquedotto Pugliese, in Via Cognetti, 36 a Bari e gira il VIDEO (1 minuto e mezzo) ai tuoi contatti

TUTTI in PIAZZA

martedì 3 aprile 2012

Il Comune di Laterza, aderisce alla campagna di “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato”

Facendo seguito alla richiesta formulata dal Comitato Acqua Bene Comune di Laterza nel corso dell’incontro dibattito del 16 marzo, anche il Comune di Laterza aderisce alla campagna di “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato” per l’effettiva attuazione del referendum del 12 e 13 giugno 2011. Con Delibera di Giunta n°35 del 29-03-2012 l’Amministrazione assume formale impegno nell’integrare nel prossimo Consiglio Comunale lo Statuto del Comune di Laterza riconoscendo l’accesso all’acqua potabile come diritto umano universale indivisibile ed inalienabile e lo status dell’acqua come bene bene comune pubblico. L’Amministrazione metterà in campo inoltre una serie di iniziative di sostegno alla campagna e di sensibilizzazione della cittadinanza per un corretto utilizzo del bene primario “acqua”.

Queste le principali azioni:

- Esposizione delle bandiere “Il mio voto va rispettato” sugli edifici istituzionali come comunicazione permanente della richiesta di rispetto della legalità e della Carta Costituzionale;
- inserzione sul portale del Comune di Laterza, per l’intera durata della campagna, del logo contenente la scritta "Il mio voto va rispettato campagna di obbedienza civile";
- Presentazione di un reclamo/istanza di rimborso all’AQP SpA per l’importo corrispondente alla remunerazione del capitale investito, abrogato dal referendum;
- Presentazione all’Autorità Idrica Pugliese della richiesta di adeguare le tariffe, eliminando la remunerazione del capitale;
- Ampia e diffusa campagna informativa presso la cittadinanza, invitandola ad aderire alla campagna di Obbedienza civile – Il mio voto va rispettato;

Infine l’Amministrazione si impegnerà a promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica con azioni di contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell'utilizzo dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche; di promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico, con incentivazione dell'uso dei riduttori di flusso, nonché di studi per l'introduzione dell'impianto idrico duale; di promozione, attraverso l'informazione, della modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso; di promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico.


da PDLaterza

martedì 20 marzo 2012

Comunicato Stampa 22 marzo

In occasione della Giornata Mondiale sull’Acqua del 22 marzo, istituita dalle Nazioni Unite, il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, organizza una giornata di mobilitazione e sensibilizzazione sulla campagna di “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato” e

Convoca una CONFERENZA STAMPA
alle ore 11.00,
davanti alla sede centrale dell’Acquedotto pugliese SpA (Via Cognetti, 36 – Bari),

alla quale prenderanno parte anche gli EE. LL. (Comuni di: Bari, Villa Castelli, Modugno, Giovinazzo, Laterza, Grumo Apula, Binetto, Lequile, Altamura, Mola di Bari, ecc.) e le associazioni dei consumatori (Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Unicons, Confconsumatori, Movimento Difesa Cittadino, Lega Consumatori) che hanno aderito alla campagna in oggetto e che illustreranno gli impegni pratici assunti e i primi risultati conseguiti;

e INVITA LA CITTADINANZA
a recarsi presso il banchetto del Comitato pugliese,
sempre davanti alla sede centrale dell’Acquedotto pugliese SpA
dalle ore 11.00 alle ore 16.00
per firmare la propria lettera di reclamo/diffida,
affinché l’esito referendario sia rispettato e venga eliminato il profitto dalle tariffe.

Le lettere di reclamo/diffida saranno consegnate all’Acquedotto pugliese, nella stessa giornata.

(con preghiera di diffusione)

lunedì 19 marzo 2012

22 Marzo a Bari!

Anche il Comitato "Acqua Bene Comune" - Laterza parteciperà alla conferenza stampa e alla consegna dei reclami raccolti in questi giorni di mobilitazione.

IL MIO VOTO VA RISPETTATO
CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE



Non basta aver vinto il referendum.
Ora cancelliamo il profitto dalla bolletta dell’acqua
Le istituzioni non rispettano l’esito referendario: facciamolo noi!


Vieni a firmare la tua lettera di reclamo e diffida.
Ti aspettiamo a BARI davanti alla sede dell’Acquedotto pugliese
(Via Cognetti, 36).
Giovedì 22 marzo dalle ore 10.00 alle ore 16.00
Per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua.
www.lacquanonsivende.blogspot.com
www.obbedienzacivile.it


comunica la tua adesione alla campagna "Obbedienza Civile - Il mio voto va rispettato" a: segreteriareferendumacqua@gmail.com
scarica, stampa e diffondi il volantino e la brochure informativa, https://sites.google.com/site/lacquanonsivende/materiale-informativo
scarica la lettera di reclamo/diffida, firmala e falla firmare, https://sites.google.com/site/lacquanonsivende/lettere-di-reclamo-diffida

domenica 18 marzo 2012

Banchetto 18 Marzo 2012

Stamattina, durante il banchetto per la raccolta dei reclami/diffide nell'ambito della Campagna di Obbedienza Civile a Laterza, circa 60 utenze hanno firmato il reclamo per richiedere il 7,49% (per il 2011) e l'8.28% (per il 2012) la cosiddetta "Remunerazione del Capitale Investito" abolita dal referendum del 12 e 13 Giugno 2011.

Vi ricordiamo inoltre che lo Sportello Informativo è aperto dal Lunedì al Venerdì, dalle 20:00 alle 21:00, presso la sede dei Laboratori Sociali Alchera in via F. Crispi, 2 (ex Mattatoio Comunale).

Perché l'acqua non si vende, è un diritto, è di tutti.





foto di Massimo Clemente

martedì 13 marzo 2012

Presentazione CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE a Laterza

Laboratori Sociali Alchera
Comitato "Acqua Bene Comune" - Laterza
presentano:

IL MIO VOTO VA RISPETTATO
presentazione laertina della
CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE


interverranno:
MARGHERITA CIERVO
Responsabile regionale del Comitato "Acqua Bene Comune"

GIOVANNI VIANELLO
Responsabile provinciale del Comitato "Acqua Bene Comune"

Venerdì 16 Marzo - ore 18:30
Auditorium S.M.S. Michelangelo - Via Selva San Vito, 1 (Laterza)


Domenica 18 Marzo il comitato sarà presente in P.zza V. Emanuele
Vieni a firmare la lettera per richiedere il rimborso del 7%

giovedì 1 marzo 2012

Vicini a Luca Abbà e al Movimento No Tav!

Di seguito il comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua:

Il Forum Italiano dei Movimenti nell'Acqua è vicino in queste difficili giornate di lotta ai cittadini della Val Susa e al Movimento No Tav, vittime ancora una volta di un linciaggio mediatico che vuole inquadrare le mobilitazioni popolari della Valle come laboratorio di violenze, all’unico scopo di negarne la profonde ragioni di merito.
Ancora una volta si tenta l'associazione tra attivismo e terrorismo, perpetrando il discredito della partecipazione e delle lotte dal basso.

La Val di Susa è da anni vittima e non carnefice di violenze sul territorio e sulle persone.

Governo e istituzioni, dimostrano sempre più ricorrentemente di avere in spregio la volontà popolare, pertanto il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua chiede l'immediato stop degli espropri e della militarizzazione della valle che rappresenta per altro un enorme spreco di risorse che potrebbero essere meglio impiegate sui servizi pubblici essenziali.

La storia del Movimento No Tav ci insegna come la difesa del territorio e dei beni comuni sappia resistere ad ogni tipo di attacco con determinazione, volontà, generosità.

Gli attivisti del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sono particolarmente vicini a Luca Abbà che, dopo aver lottato per la propria terra e per la democrazia reale, oggi lotta per la vita e che presto contiamo di ritrovare tra noi. Rinnoviamo inoltre solidarietà agli attivisti ancora in carcere o agli arresti domiciliari.

Roma, 29 febbraio 2012

martedì 21 febbraio 2012

L'acqua pubblica a Carnevale!

A Laterza il comitato "Acqua Bene Comune" ha partecipato alla sfilata di Carnevale organizzata dalle associazioni. Il carro "la goccia in gabbia" rappresentava la triste situazione post-referendaria.
Nonostante lo sforzo dei comitati e la volontà dei cittadini italiani che, lo scorso giugno, hanno espresso il loro voto contro la privatizzazione dell'acqua e i profitti da essa derivanti, l'esito del referendum non è stato rispettato.
Per questo è partita la "Campagna di Obbedienza Civile".
A breve il comitato laertino presenterà anche a Laterza la campagna, e inviterà tutti i cittadini ad auto-ridursi le proprie bollette, perché "il mio voto va rispettato".




Foto di Anita Di Noia

venerdì 27 gennaio 2012

Comunicato stampa - Obbedienza Civile. IL MIO VOTO VA RISPETTATO

Registriamo con soddisfazione che la “Campagna di Obbedienza Civile, il mio voto va rispettato” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, l’appassionata e incessante mobilitazione di cittadine/i e associazioni che si riconoscono nel Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e la entusiastica partecipazione popolare al convegno “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?” organizzato il 20 gennaio scorso dal nostro Comitato hanno riaperto nella Regione Puglia il dibattito sull’applicazione del REFERENDUM del giugno scorso.

Troviamo francamente priva di senso la provocatoria proposta del capogruppo consiliare PDL alla Regione Puglia di presentare un proprio disegno di legge per l’applicazione del quesito referendario sulla remunerazione del capitale. A lui ricordiamo che la norma che garantiva la “remunerazione del capitale” è stata già abrogata e, come sancito dalla Corte Costituzionale, “la normativa residua è già immediatamente applicabile”. Prendiamo atto, da parte sua, di uno scarsissimo rispetto per i cittadini nel tentativo di strumentalizzare il risultato referendario e il referendum che, invece, è uno degli strumenti più alti di democrazia nel nostro Paese.

Pur apprezzando l’apparente cambio di prospettiva del Presidente Vendola (rispetto alle singolari dichiarazioni sulle tariffe dell’acqua in Puglia rese a valle dell’esito referendario), è doveroso chiarire al Presidente, a proposito della sua ultima dichiarazione rilasciata ai media, che la campagna (nazionale) di “Obbedienza Civile il mio voto va rispettato” non è “una fuga da un dovere” da parte della cittadinanza, ma è una risposta alla mancata applicazione della volontà popolare da parte degli amministratori e delle istituzioni preposte. Se ci fosse stato rispetto della legge – e, quindi, “obbedienza” all’esito referendario da parte di chi è preposto ad attuarlo, non ci sarebbe stato bisogno di alcuna campagna da parte dei cittadini.

Ad ogni buon conto, la campagna di “Obbedienza civile, il mio voto va rispettato” consiste nel pagare le bollette dell’acqua applicando una riduzione pari solo alla “remunerazione del capitale”.

Del resto, già da settembre scorso, il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – seguito dalle associazioni dei consumatori e da numerosi cittadini/e - aveva inviato all’AATO (e per conoscenza ai Sindaci), la diffida ad applicare con tempestività l’esito referendario, eliminando dalla tariffa la quota di remunerazione del capitale. Ma la risposta è stata uno scarica barile.

Sottolineiamo, tra l’altro, che dal “Tavolo tecnico” istituito per ridiscutere l’argomento (il cui compito sembra quello di trovare il modo di ridurre le tariffe del Servizio Idrico e non, più correttamente, dare applicazione al referendum) siano nuovamente esclusi i cittadini, le parti sociali e i movimenti, in barba ai
principi di partecipazione che pure sono contenuti nella Legge Regionale n. 11/2011 dal titolo Gestione del servizio idrico integrato - Costituzione dell’Azienda pubblica regionale “Acquedotto Pugliese (AQP)” (uno dei pochi punti rimasti inalterati sulla carta rispetto al disegno di legge approvato dal tavolo paritario tra il Forum e la Regione Puglia nel ormai lontano dicembre 2009).

Il voto va rispettato. Perché si scrive Acqua e si legge DEMOCRAZIA.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

lunedì 23 gennaio 2012

Comunicato stampa: "A(c)QUAle punto siamo?" + Video del convegno


Venerdì 20 gennaio 2012, presso l’Università degli Studi di Bari, si è svolto il Convegno “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?” organizzato dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, per fare il punto sull’attuazione del referendum e in particolare sul contesto pugliese e per lanciare la campagna nazionale di “Obbedienza Civile”.


Qui di seguito i “risultati” del Convegno – al quale sono intervenute personalità di riferimento della battaglia della difesa del diritto umano all’acqua (Riccardo Petrella1, Alberto Lucarelli2, Rosario Lembo3, Consiglia Salvio4, padre Alex Zanotelli5). Al Convegno hanno partecipato decine di Comitati territoriali dalla Capitanata al Salento, il Comitato dei lavoratori AQP e numerosi cittadini/e. L’aula Aldo Moro dell’Università di Bari era gremita a tal punto che la gente era seduta per terra, in piedi e fin fuori la porta. Una partecipazione straordinaria che conferma l’interesse della cittadinanza pugliese per la difesa del diritto umano all’acqua potabile e per la costruzione di una gestione pubblica e partecipata della risorsa.


L’acqua si conferma come paradigma della difesa di tutti i beni comuni, dalle risorse naturali ai saperi e alla conoscenza: in gioco è il senso stesso della democrazia.
Dunque, difendere l’acqua significa molto di più che occuparsi di un tema specifico o specialistico, significa agire per cambiare un sistema basato sull’individualismo, la competizione e la mercificazione, in un sistema fondato sul rispetto, l’equità e la solidarietà nell’interesse del bene comune. 

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

CHIEDE

alle istituzioni

coerenza e coraggio nello scegliere da che parte stare, se con il potere della finanza e degli interessi privati o con i cittadini,

e, in particolare,
CHIEDE

al Comune di Bari (presente ufficialmente all’evento) e a tutti i Comuni pugliesi di
  • modificare i rispettivi Statuti inserendo il principio che il Servizio Idrico Integrato è privo di rilevanza economica; 
  • esporre le bandiere “Il mio voto va rispettato” sugli edifici istituzionali come comunicazione permanente della richiesta di rispetto della legalità e della Carta costituzionale;
  • rilanciare il Coordinamento degli Enti Locali per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici;
alla Regione Puglia di 
  • trasformare l’AQP SpA in azienda speciale o consortile, soggetto di diritto pubblico con partecipazione sociale (ripresentando in Consiglio, prima della sentenza della Corte Costituzionale sull’impugnazione, il testo originario e preparandosi a difenderlo da ogni possibile ed eventuale “attacco” da parte dei poteri che sostengono la privatizzazione);
  • riaprire il confronto con la cittadinanza e riavviare pratiche di partecipazione congiunta affinché la Puglia possa diventare il laboratorio innovativo nella sostanza (gestione pubblica e partecipata dei beni comuni) e nella metodologia (interlocuzione costruttiva con la cittadinanza e sperimentazione di forme di partecipazione) al fine, fra le altre cose, di diventare insieme a Napoli l’apripista di una nuova stagione in Italia.
Ai cittadini di 


Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

martedì 17 gennaio 2012

Appello "Giù le mani dall'Acqua e dalla Democrazia!"

Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto.

Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.

Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti.

A questa straordinaria esperienza di democrazia il precedente Governo Berlusconi ha risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate con l’esclusione solo formale del servizio idrico integrato.

Adesso, utilizzando come espediente la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito, il Governo guidato da Mario Monti si appresta a replicare ed approfondire tale attacco attraverso un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere all’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia.

Noi non ci stiamo.

L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva, e tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.

I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria.

Ma sorge, a questo punto, una enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia: nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Chiediamo con determinazione al Governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.

Chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.

Chiediamo alle donne e agli uomini di questo paese di sottoscrivere questo appello e di prepararsi alla mobilitazione per la difesa del voto referendario.

Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Primi firmatari:
Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Luca Nivarra, Gustavo Zagrebelsky, Roberto Vecchioni, Gaetano Azzariti, Alberto Lucarelli, Riccardo Petrella, Maurizio Pallante, Valerio Mastandrea, Pietro Sermonti, Gino Strada, Marco Paolini, Don Andrea Gallo, Dario Fo, Padre Alex Zanotelli, Luciano Gallino


FIRMA L'APPELLO 

domenica 15 gennaio 2012

CONVEGNO: Referendum. A(C)QUAle punto siamo?

In Puglia parte la Campagna di Obbedienza Civile promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua affinchè l'esito referendario sia rispettato e le tariffe ridotte!
Per saperne di più PARTECIPA e INVITA A PARTECIPARE al Convegno del 20 gennaio 2012 "Referendum. A(C)QUAle punto siamo?" presso l'Aula Magna "Aldo Moro" della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari

Questo il link dell'evento su facebook:
http://www.facebook.com/events/218115718273732/

Questo il video realizzato da QuiBariLibera:

mercoledì 11 gennaio 2012

Comunicato Stampa - PUGLIA: BOLLETTE ACQUA, AUMENTO “ILLEGITTIMO”

Anche quest’anno le bollette dell’acqua potabile in Puglia aumenteranno nonostante la volontà popolare abbia abrogato con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 la “Remunerazione del Capitale” in tariffa che avrebbe dovuto comportare un immediato abbassamento delle tariffe.  Tuttavia, i cittadini pugliesi hanno continuato a pagare in maniera invariata – e ingiusta - per tutto il 2011 e rischiano di dover fare lo stesso anche per il 2012!

Secondo i dati forniti dal Piano d’Ambito 2010-2018 e la successiva delibera dell’esecutivo dell’Ato (7/02/2011) di rimodulazione della tariffa 2011 in base ai consumi di acqua prevista, laremunerazione del capitale dovrebbe costare alle tasche dei pugliesi circa 24 milioni di euro.
Con il nuovo anno non solo la remunerazione del capitale risulta ancora in tariffa ma è anche aumentata e, sempre sulla base dei dati, sembra essere l’unica voce in tariffa destinata adaumentare vertiginosamente arrivando, nel 2018, ad oltre il 225% rispetto al 2010, che tradotto in cifre è pari a una somma di oltre 56 milioni di euro, una cifra maggiore rispetto agli investimenti previsti per lo stesso anno!
Tale condizione, peraltro, è determinata da un’inspiegabile corsa all’indebitamento cheraddoppierà nel corso di soli quattro anni a oltre 400 milioni di euro nel 2014!

martedì 10 gennaio 2012

Campagna di obbedienza civile

Applicare il referendum

Con la pubblicazione, in data 20 luglio 2011, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”.
Se non saranno le istituzioni a far rispettare l’esito del referendum, saranno le cittadine e i cittadini a farlo. 
Per questo lanciamo la campagna di obbedienza civile: ovvero il rispetto della volontà popolare eliminando il profitto dalle bollette.

Perchè una campagna di "obbedienza civile"

La “remunerazione del capitale investito”, che ricordiamo, è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, nella generalità dei casi, incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%.
Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti! E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.
Oggi, a distanza di alcuni mesi, risulta che, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore abbia applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Questo non può essere accettato!
Perciò chiediamo a tutti i cittadini italiani utenti del servizio idrico di aderire alla campagna di “obbedienza civile”

In cosa consiste la campagna di "obbedienza civile"

La campagna di “obbedienza civile” consiste nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”. 
E’ stata chiamata di “obbedienza civile” perché non si tratta di “disubbidire” ad una legge ingiusta, ma di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari.
Lo scopo principale della campagna di “obbedienza civile” è ovvio: ottenere l’applicazione del risultato che è inequivocabilmente scaturito dai referendum.
Con la mobilitazione attiva di centinaia di migliaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare la testa ai diktat dei poteri forti di turno.
Ci proponiamo anche di dare una risposta all’evidente crisi della democrazia rappresentativa dei partiti, ormai diventata impermeabile non solo alle istanze della società, ma persino ai formali esiti delle consultazioni codificate nella nostra Carta Costituzionale, come appunto i referendum abrogativi.

Dal 1 Gennaio 2012 parte in tutta Italia la campagna di “obbedienza civile”.
Unisciti anche tu!
Fuori l’acqua dal mercato fuori i profitti dall'acqua